Ora pro nobis peccatoribus

Vita eterna, istruzioni per l'uso

VI° Weekend di formazione familiari di Betania dell'11 e 12 marzo 2023 del ciclo "Vita eterna, istruzioni per l'uso", dal titolo "Ora pro nobis peccatoribus" facente parte di questo filo conduttore denominato "filo rosso" che terminerà il 17 e 18 giugno del 2023 con incontri mensili.


Riepilogo giornate precedenti

  1. Vita spirituale a prezzi convenienti: in cui sono stati fornite alcune definizioni:
    1. che cosa si intende per spirituale: Spirituale é tutto ciò che sotto l’azione, oppure nell’azione o tramite l’azione dello Spirito Santo mi parla di Dio, mi comunica Dio, mi orienta a Dio, mi stringe a Dio, mi fa cristoforme, perché mi fa diventare figlio nel Figlio;
    2. i nemici della vita spiritualegnosticismopelagianesimo, due sottili nemici della vita spirituale e due eresie dei primi secoli della Chiesa ma che si accentuano in alcuni periodi storici dell'umanità, incluso quello attuale;
    3. come realizzare l'Amore di Dio nel concreto: attraverso uno sguardo spirituale ovvero guardare in alto, guardare in avanti, guardare il presente partendo dalla meta.
  2. Al Fonte battesimale non si va mai soli: condotto seguendo il passo evangelico Mt 18, 15-35 ovvero su la correzione fraterna, la preghiera comunitaria ed il perdono.
  3. Siamo alla frutta: condotto seguendo i passi biblici Gen 2,16-17 e Gen 3,1-3 sul peccato originale, focalizzando l'attenzione su:
    • L’azione del serpente: insinua il dubbio nel cuore, quindi, il sospetto;
    • La reazione di Eva: vede il frutto proibito buonograditodesiderabile;
    • Il peccato: qui c'è la disobbedienza e, immediatamente come conseguenza, la paura;
    • La reazione di Dio: DOVE SEI? Dio che non condanna a priori ma instaura un dialogo amorevole.
  4. E mo' che faccio?: Istruzioni per un discernimento efficace riflettendo sui meccanismi delle nostre scelte:
    1. La dinamica del peccato che segue le fasi:
      (1) Suggestione
      (2) Colloquio
      (3) Combattimento
      (4) Consenso
      (5) Passione
    2. L'origine dei desideri che bisogna comprendere per poter scegliere correttamente:
      (1) desideri della carne
      (2) desideri dello Spirito
    3. Il discernimento per ricercare la volontà di Dio con il proposito di compierla:
      (1) Formulare il quesito chiaro fra due o tre alternative al massimo;
      (2) Raggiungere la santa indifferenza che mi svincoli dal desiderio di ciascuna opzione;
      (3) Effettuare il discernimento in senso stretto analizzando lo stato d'animo suscitato da ciascuna alternativa e facendosi aiutare dal Direttore spirituale a interpretare la voce dello Spirito.

Ora pro nobis peccatoribus

Introduzione

L'incontro è suddiviso nelle due giornate, rispettivamente del sabato e della domenica, con la trattazione dei seguenti argomenti intervallati dai consueti intervalli e celebrazione della Santa Messa domenicale:

  • Catechesi sulla preghiera a cura di sor. Emanuela Del Zozzo che si concluderà con un'adorazione eucaristica guidata
  • Catechesi sulla consacrazione a Gesù per Maria a cura di Fra Stefano Vita che si concluderà con una Liturgia penitenziale.

La preghiera

sor. Emanuela Del Zozzo
Ascolta la registrazione (1^ parte):
Ascolta la registrazione: (2^ parte)


Continuando il tema generale potremmo chiamare quest’incontro: "preghiera, istruzioni per l’uso" senza la pretesa di fornire tecniche o formule di preghiera ma con l'auspicio di accostarci ad una preghiera più vissuta attraverso le corrette motivazioni.

Cos’è la preghiera

Tante sono le definizioni che si possono dare di preghiera ma, traendo dalle fonti più autorevoli, possiamo dire che la preghiera:

  • è un’arte, una cosa innata, quale dono dello Spirito, che si può migliorare e perfezionare se esercitata.
  • è un dialogo con Dio dove uno parla e l’altro ascolta e poi viceversa, senza monologhi, in un ritmo equilibrato.
  • è espressione d’amore: chi non ama, non prega, chi non prega, non ama [Raimondo Giordano].
  • è la parte migliore di tutte le cose che facciamo nel giorno, Gesù, rispondendo a Marta, dice che sua sorella “Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta” [Lc 10, 42]
Come pregare

Tutti dovrebbero pregare ma il cristiano dovrebbe farlo instaurando una

“relazione vivente dei figli di Dio con il loro Padre infinitamente buono, con il Figlio suo Gesù Cristo e con lo Spirito Santo” [CCC 2565], 

ognuno con modalità e forme diverse: il Rosario, l’Ufficio, le suppliche, le intercessioni, la preghiera di lode, ecc.

Gli organi della preghiera

Come le nostre attività fisiche e concettuali funzionano grazie all'uso di alcuni organi, anche la preghiera, perché sia efficace, necessita dei suoi organi che sono:

Cuore: “profondità dell'essere, dove la persona si decide o non si decide per Dio” [CCC 368], è la dimora dove abito, la casa, il luogo dove ho le cose più personali e preziose, il centro della decisione. Apparentemente posso nascondere i miei sentimenti col volto, ma nel cuore sono io. Lì io sono vero, non nascondo agli altri quel che non sono, il luogo della verità. È anche la stanza dove solo due persone hanno la chiave, io e Dio, nessun altro, neanche le persone più vicine e più care. È il luogo dell’incontro sponsale, dell’alleanza tra l’uomo e Dio.

Mente: sede della memoria, dell’intelletto, dei pensieri, della volontà, della creatività, delle emozioni e di tutte quelle facoltà fisiche che ci danno la percezione non della realtà.
Pregare con la mente significa mettere in campo tutte queste nostre facoltà nel dialogo con Dio.
Cuore e mente vanno insieme, in equilibrio giusto. 

Voce: espressione di tale armonia tra cuore e mente. Noi ci distinguiamo dagli animali perché riusciamo a esprimere con la voce cose complesse, come i nostri sentimenti, quello che abbiamo di più intimo.

Ostacoli alla preghiera.

Non bisogna scoraggiarsi di fronte alla necessità di pregare consapevoli che la preghiera è ostacolata da:

  • Voglia: la cui mancanza deriva dalla nostra natura: facili all’entusiasmo ma incostanti. La preghiera è una questione di amore e l’amore richiede impegno, non voglia.
  • Tempo: la cui gestione dà la priorità alle cose di questo mondo senza il giusto peso.
    Proviamo a esaminare le attività concrete che facciamo ogni giorno e il tempo che vi dedichiamo. Poi verifichiamo le priorità che diamo a ciascuna attività e che priorità diamo alla preghiera.
Distrazioni della preghiera

I pensieri sono la principale distrazione alla preghiera e sono normalmente relativi a:

  • Persone: in particolare, persone antipatiche o nemiche che procurano ira che ci allontana dalla preghiera. Per combatterli bisogna riconoscere il risentimento e chiedere aiuto a Dio per perdonare.
  • Situazioni: come preoccupazioni, ansie, lavori da fare, ecc. Si combattono trasformando la distrazione in preghiera: “Signore, ti affido questa situazione, pensaci Tu” e poi si prosegue nella preghiera che era stata interrotta dalla distrazione.
  • Fantasie: ovvero pensieri subdoli, vaghi riferiti a superbia, lussuria, bestemmie, mancanza di fede, ecc. Gli antichi Padri del monachesimo insegnavano a non dare loro retta, importanza, non bisogna discutere. Dopo breve andranno via, ne verranno altri, ma la tecnica è quella dell’indifferenza.
Quando pregare

Trattandosi di una relazione con il Signore, questa relazione deve essere continua, “pregare sempre, senza stancarsi” [Lc 18, 1], “ininterrottamente” [1Ts 5, 17].
Questo è possibile solo alimentando il desiderio della preghiera perché “se continuo è il tuo desiderio, continua è la tua preghiera” [Sant’Agostino, Enarr. in Ps. 14]

Vita di preghiera

La preghiera deve essere come un fiume carsico, a volte dobbiamo lodare Dio, leggere la Parola, ascoltare la Messa... e questo avviene quando siamo coscienti di quello che facciamo, poi arriva il memento in cui siamo assorbiti da altre cose, quando arriva il terreno duro, quando siamo assorbiti dal quotidiano... La nostra preghiera allora non deve scomparire ma scendere nel profondo del cuore e lì deve continuare sotto forma di desiderio di nostalgia di Dio, allora o si è in preghiera o si è nel desiderio di pregare.

Così la nostra vita diventa tutta preghiera senza dover distinguere i vari ambiti…e sempre pronta ad uscire in superficie… Magari si può alimentare con una giaculatoria che, come una freccia, arriva al cuore di Dio.

Questo anche nell’aridità… Bisogna imparare questa preghiera forzata e violenta, come quella di Gesù nel Getsemani, più accetta a Dio.

San Francesco diceva ai suoi frati quando li mandava a predicare per il mondo gli diceva:” fratelli miei voi andate per il mondo nell’eremitaggio, la vostra anima è l’eremita e vostro corpo è il romitorio. Dal convento, dalla cella, dalla chiesa ci possono portare via, ma da questo romitorio che portiamo sempre con noi no…”

Forme di preghiera

Si possono verificare tre forme di preghiera che ne distinguano le modalità ma che si possono anche intercambiare per dono di Dio:

  • dialogo: la situazione che si verifica normalmente in cui io parlo e Dio risponde e/o viceversa;
  • duetto: l’anima prega insieme allo Spirito Santo. Ap. Lo Spirito e la Sposa dicono vieni
  • monologo: uno solo parla (e non sono io) è lo Spirito Santo che prega con gemiti inesprimibili:
“Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili” [Rm 8, 26]
Preghiera e vita quotidiana

Ci vuole un rapporto tra la preghiera e la vita, il devozionismo è quello che non dobbiamo fare. 

Dire le preghiere, come i farisei, e Gesù li rimprovera, sperando di venire esauditi per le loro molte parole (novene, rosari, sacromanto, tridui, ecc…)..ma quando pregate dite Abbà Padre…

Noi in genere prima preghiamo e poi andiamo a fare… e la nostra mente cambia step e si butta su quello che dobbiamo fare… ma questo modo non è corretto… 

Quindi il giusto movimento dovrebbe essere “prima preghiamo” e poi facciamo quello che dovrebbe essere emerso dalla preghierasubordinata e non consequenziale.

La preghiera ci deve far capire quello che dobbiamo fare e come lo dobbiamo fare… questo porta Dio dentro alla nostra vita dentro a tutte le nostre cose.

Chiesa e preghiera

La chiesa non è una barca a remi che va avanti con le braccia di chi rema (papa, vescovi, preti, suore, frati, laici…) ma è una barca a vela che va avanti solo se raccoglie il vento, il vento è lo Spirito... e si raccoglie solo con la vela della preghiera.

Consacrazione a Gesù per Maria

Fra Stefano Vita
Ascolta la registrazione: