La missionarietà di Dio (1)

1° incontro 2021-22

La missionarietà di Dio è la Sua stessa misericordia nella Creazione

Introduzione

Prima di affrontare il tema della giornata, accogliamo con gioia la notizia (che già avevamo letto nelle assegnazioni degli incarichi) dei nuovi referenti nazionali: Sor. Tiziana Fruttarol, Fra Giuseppe Spagnolo e l'oblato Nicola Di Matteo (l'oblato Ugo Morselli già ne faceva parte), che lo Spirito Santo li guidi e li accompagni in questo cammino di responsabilità.

Salutiamo con gratitudine sor. Maria Pia Fazzi per averci accompagnato in questo lungo periodo con la sua esperienza, il suo affetto e le sue preghiere.

Dopo un'invocazione allo Spirito Santo in preghiera prima comunitariamente e successivamente in forma spontanea, i nostri referenti ci hanno annunciato una nuova condotta degli incontri, comunque suscettibile di aggiustamenti, in cui ci sarà una prima fase mattutina durante la quale sarà trattato il tema attraverso l'approfondimento dal Magistero della Chiesa, gli scritti del padre Fondatore (p. Pancrazio) e la lettura della Parola di Dio, strumenti bilanciati non sempre nella stessa misura.

Seguiranno la Santa Messa ed il pranzo comunitario per riprendere i lavori dopo i servizi in cucina e refettorio con l'appuntamento della Coroncina alla Divina Misericordia.

I lavori, dopo una breve introduzione, consisteranno in un "deserto" che ci consenta di meditare il tema lasciandoci ispirare su un proposito ad esso correlato.

Al termine del "deserto" ci sarà il "laboratorio" con una condivisione e l'individuazione del proposito per il mese. Ovviamente non saremo ingabbiati dal programma ma potranno sorgere nuove iniziative anche sulla base delle proposte eventualmente avanzate.

Ora passiamo alla trattazione del tema odierno.

La Creazione

Siamo abituati ad intendere la missionarietà come l'attitudine a portare la Parola di Dio nel mondo.

Ora ci poniamo la domanda di come Dio si è reso missionario nei nostri confronti.

Ebbene, la missionarietà di Dio è la Sua stessa misericordia nella Creazione (tema della giornata), Lui che è Amore, ha creato il mondo per condividere la Sua pienezza con la Sua creatura.

Come dobbiamo rispondere a questo atto d'amore?

Se in Gn 1 troviamo i passi della Creazione fino ai primi versetti di Gn 2, così in Gn 2,15 troviamo la risposta a questa domanda ovvero

"perché lo coltivasse e lo custodisse".

Capiamo dunque che la custodia del Creato non è una questione politica di una certa nicchia ma è un ATTO CRISTIANO.

La creazione dell'uomo

In Sal 8,4-10 il salmista sostanzialmente si chiede chi sono io perché il Signore si occupi di me.

A questo interrogativo troviamo tre buone ragioni in alcuni passi della Genesi.

La prima risposta la troviamo in Gn 1,27 in cui si evince chiaramente la condizione di Figli di Dio.

La seconda risposta la troviamo nel versetto successivo in cui in Gn 1,28 si evince chiaramente la regalità che ci è concessa e dunque il compito, la missione di custodire.

La terza risposta la troviamo in Gn 2,21-24 in cui Dio a creato una relazione d'amore plasmando la donna e quindi affidandoci il compito di amare.

Attraverso l'interrogativo del Salmo e le risposte individuate nella Genesi si realizza e si comprende la nostra identità.

Relazione dell'uomo con il Creato

Alla luce di quanto detto, appare evidente, come dice Papa Francesco in "Laudato sii" che una crisi sociale si traduce inevitabilmente in una crisi ambientale, "se tutto è in relazione, anche lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l'ambiente e per la qualità della vita umana".

Come dice p. Pancrazio, Dio ci ama così tanto da farci a Sua immagine e renderci "pontefici della Creazione". A differenza di una artista che normalmente si distacca dalla sua opera, Dio no, noi, Sua opera, continuiamo a vivere in Lui, "per me il vivere è Cristo".

Interrogativi

Se vogliamo rispondere all'amore di Dio e conformarci alla Sua volontà, dobbiamo chiederci con frequenza:

- Faccio in questo momento quello che debbo fare?

- Offro il mio lavoro a Dio prima di iniziarlo e durante la sua realizzazione?

- Correggo l'intenzione quando cerca di infiltrarsi la vanità, il "che cosa diranno"?

- Faccio in modo di lavorare con perfezione umana?

- Cerco di trasmettere gioia e serenità a coloro che vivono o lavorano insieme a me?

- La mia presenza quotidiana in mezzo a loro li avvicina a Dio?

"Amore con Amor si paga"

Laboratorio

Nella condivisione sono emerse diverse cose, anche non attinenti al tema specifico ma che, evidentemente, sono il frutto di una necessità.

1. Un po' tutti quanti, nel corso del cammino di conversione, hanno vissuto un'esperienza di stupore e ammirazione nei confronti del Creato, chi ha interagito con bestiole, chi ha avvertito la presenza del Signore anche in un semplice fiorellino, chi ha assistito ad eventi naturali straordinari, ecc.

2. Si è valutata la possibilità di alternare gli incontri con attività che coinvolgano attivamente gli oblati attraverso domande da parte dei referenti, l'inscenazione di qualche passo biblico, ecc.

3. È riemersa l'opportunità di svolgere alcuni ministeri, in particolare, qualcuno si è offerto di assicurare una preghiera più assidua per specifiche richieste o situazioni note.

4. Infine, come proposito in risposta all'Amore di Dio, è stato individuato l'impegno nell'ACCOGLIENZA, tanto dell'altro quanto di situazioni non sempre volute.

Materiale utile

Versione integrale della catechesi di fr. Stefano DEL MASTIO