Intanto, tanti cari auguri alla nostra sorella oblata interna Matilde che oggi compie 93 anni e che è appena uscita dal COVID più forte di prima: "ti vogliamo bene, Matilde!".
Questa volta abbiamo iniziato con una bella chiacchierata tra amici che tanto ci manca e qualche aggiornamento sulla situazione COVID nei vari ambiti per proseguire con l'invocazione dello Spirito Santo.
Oggi ci colleghiamo alla catechesi di p. Pancrazio sull'Ascolto meditando sulla Parola del giorno:
Dal secondo libro delle Cronache 2Cr 36,14-16.19-23
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 2,4-10
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,14-21
Ciò che era emerso negli scorsi incontri era che una delle motivazioni che mi porta ad ascoltare l'altro è l'amore per Gesù o il desiderio di fare la volontà di Dio, da cui la necessità di ascoltare la voce del Signore.
Nel cammino di fede dobbiamo imparare a comunicare e ad ascoltare, atto che ci spinge a spogliarci di noi stessi per andare incontro agli altri.
Leggendo la catechesi di p. Pancrazio, non si può non condividere le sue parole ma, come qualcuno fa notare, quanto meno per sé stesso, la difficoltà è mettere in pratica quanto si è letto, meditato e condiviso.
Per qualcuno invece, il dialogo con l'altro (anche via Whatsapp) è proprio una palestra per allenarsi ad ascoltare l'altro ed è l'occasione, servendosi della Parola di Dio, di tentare di restituire la fiducia a chi la fiducia l'avrebbe ormai persa.
Fra Stefano, agganciandosi a quanto ascoltato, attribuisce l'incapacità di aprirsi all'altro al non completo desiderio di fare la volontà di Dio in quanto costa fatica oppure ci sembra qualcosa di troppo difficile che ci fa rinunciare. Ecco dunque che sono proprio queste le ragioni che ci impongono di mettersi in ascolto, proprio per superare questi impedimenti.
Sor. Monica, nel suggerirci la meditazione teologica di papa Francesco, "Umiltà, la strada verso Dio", Ed. Emi, fa emergere proprio che spesso è proprio la mancanza di umiltà l'ostacolo ad aprirci all'altro, ognuno ha una propria idea alla quale difficilmente rinuncia.
Sor. Miriam, allacciandosi alle parole di p. Pancrazio, evidenzia che noi siamo Chiesa proprio perché facciamo un cammino insieme che ci impone di fare spazio al pensiero dell'altro rinunciando a qualcosa del mio pensiero. Dobbiamo dunque fare un cammino che ci porta ad ascoltare i fratelli con la consapevolezza che molte volte e lì che si trova la volontà di Dio. Chiediamo aiuto a Dio ad affrontare questo cammino, Egli non ci negherà il Suo aiuto ma ci deve essere quantomeno il desiderio da parte nostra di essere in comunione con l'altro ovvero deve esserci da parte nostra un "si, lo voglio!" anche se cado e mi rialzo tante e tante volte, questo ci fa costruire quel tempio di cui si parla nella Prima lettura odierna (2Cr 36,14-16.19-23)
Nel condividere queste parole, qualcuno ci esorta a pazientare ed a perseverare perché non necessariamente la risposta di Dio arriva subito ma arriverà quando Lui lo riterrà opportuno:
«Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,né le vostre vie sono le mie vie» [Is 55,8]
Dall'esperienza "sul campo" di qualcuno di noi, emerge l'interrogativo: se qualcuno mi parla dei suoi problemi, perché lo fa? E la risposta è forse che il Signore vuole che noi ascoltiamo per prendere coscienza delle pene che ci sono in questo nostro mondo e che ci chiama ad essere aiuto per gli altri.
Qualcuno cita:
«Amare è far esistere l'altro, forse è ascoltarlo invece di parlare, ricevere da lui invece di voler dare. Forse egli aspetta che io abbia bisogno di lui». [Apoftegmi - Detti dei Padri]
Sor. Monica ci invita a focalizzare quotidianamente e costantemente l'attenzione sugli eventi della giornata trascorsa per cogliere quello che il Signore ci ha voluto dire. Essendo quella degli oblati una vera e propria vocazione, bisogna rendersi conto che nulla è a caso ciò che succede nella giornata, la giornata è piena della Voce di Dio.
Facciamoci caso: quante volte il Signore scombina i nostri piani? Perchè? Ora il Signore ci sta chiedendo sempre di più.
Il prossimo incontro coincide con la Domenica della Divina Misericordia.