Cura della casa comune
L'incontro odierno è stato avviato con un'adorazione di fronte al Santissimo perché ci guidasse nella lettura dei paragrafi 70 e 71 del Capitolo secondo dell'Enciclica "Laudato si'" sul tema della Creazione e dell'importanza del nostro rapporto con il Creato.
In particolare, è stata sottolineata l'importanza delle relazioni:
[LS 70]"Trascurare l’impegno di coltivare e mantenere una relazione corretta con il prossimo, verso il quale ho il dovere della cura e della custodia, distrugge la mia relazione interiore con me stesso, con gli altri, con Dio e con la terra [...] tutto è in relazione, e che la cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri."
La meditazione si è conclusa con una preghiera di ringraziamento spontanea davanti al Santissimo attraverso l'esternazione di esperienze vissute correlate alla lettura.
Qualcuno ha ricordato quando, durante la raccolta dell'uva, si concedeva agli operai di mangiare acini per dissetarsi e di non gettare quelli troppo maturi ma lasciarli come nutrimento per gli uccellini.
Qualcuno ringrazia il Signore e gli chiede la grazia di accogliere nel proprio cuore qualunque fratello o sorella che gli ha posto sul cammino anche quando questi non gli suscita sentimenti di simpatia.
Interessante la duplice chiave di lettura della domanda di Dio a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?»[Gen 4,9]: da una parte viene ringraziato il Signore perché con questa domanda si sta preoccupando di Abele come se si preoccupasse di ciascuno di noi, dall'altra ci interroga se abbiamo mai ucciso qualcuno con le parole o trattandolo male o non amandolo.
Verso il Capitolo Generale
Dopo la celebrazione della Santa Messa, il pranzo comunitario e i servizi abbiamo avuto l'opportunità di incontrarci autonomamente senza i referenti per discutere e confrontarci in merito ad un un'eventuale ma auspicabile contributo richiesto dal Consiglio Generale della Fraternità per la stesura delle Costituzioni con riferimento alla figura dell'oblato nell'ambito della Fraternità senza preclusioni anche su altri ambiti.
"Di seguito quanto scritto da sor. Maria Pia Fazzi a tutti gli oblati:
Rileggiamo alcuni numeri del doc. finale postsinodale:
16. Nello spirito di famiglia, gli oblati, i consacrati e gli altri familiari FFB collaborano in maniera complementare; si arricchiscono a vicenda e si aiutano, sia dal punto di vista materiale che spirituale, nel proprio cammino.
17. [...] l’oblato è chiamato a partecipare concretamente alla vita della propria Fraternità di appartenenza.
E sempre nel documento finale postsinodale nella parte delle proposte troviamo:
5. Sottolineare il sostegno caritativo del progetto Brasile, in particolare attraverso le adozioni a distanza.
6. Formazione familiare e incontri per coppie in difficoltà. Formazione in “STILE” FFB: Attività formative e di sostegno rivolte ai giovani, giovani coppie, famiglie, terza età (corsi prematrimoniali, animatori GDB, giovani coppie ecc.).
7. Accompagnamento ai sacramenti e formazione delle famiglie nelle parrocchie. Collaborazioni nelle parrocchie come operatori pastorali e portatori di novità.
8. Cogliere esigenze specifiche di formazione degli oblati delle singole case e favorire una formazione comune tra tutti gli oblati su temi emergenti sia spirituali che sociali, in particolare quelli legati alla sacralità e difesa della vita nelle sue varie espressioni (es. Temi come aborto, eutanasia, gender, ecc.).
10. L’accoglienza materiale e spirituale potrà essere sviluppata con la nascita di mense per i poveri, di altri centri di ascolto (ispirati a quello già presente Ancilla Domini).
11. Centro di Ascolto e ministero di accoglienza e consolazione, con rete di sostegno per persone e famiglie in difficoltà, nonché visita agli anziani e malati e moribondi. Questo può realizzarsi in maniera stanziale o itinerante.
12. Villaggio Betania che potrà avere anche finalità specifiche oltre a quello della comunione di vita tra oblati. Può perciò inglobare uno o più di questi progetti assistenziali: progetto piccola Betania (assistenza minori, disabili e famiglie e disagio giovanile); Case famiglie per minori e disagio giovanile; Scuola cattolica per minori e scuola di formazione professionale per minori e giovani, ecc.
16. Organizzare un sostegno delle case FFB (servizio e necessità varie).
In queste asserzioni, brevi ma ricche e impegnative, si manifesta il vostro senso di appartenenza alla Fraternità e quanto volete costruire con la Fraternità in termini di missionarietà. Allora chiediamoci:
Cosa intende l'Oblato con tali affermazioni?
Quali sono gli obiettivi spirituali e carismatici che vi proponete di realizzare insieme e/o affianco alla FFB attraverso le vostre proposte di opere apostoliche e caritative?
Che cosa vi aspettate dai nostri lavori capitolari per la vostra vita di Oblati riguardo la vostra formazione, organizzazione e missione?
Vi suggerisco di lavorare in due fasi:
personale: rileggere i documenti pre e post sinodo e cercare di riflettere personalmente sulle provocazioni che vi ho scritto qui sopra;
comunitaria: fate delle condivisioni, mettete per iscritto quanto emerge e inviate tutto al mio indirizzo.
Potete realizzare un unico documento per ogni fraternità, oppure mandarmi lo scritto di ogni singolo oblato, come preferite.
Vi raccomando ancora che queste riflessioni e proposte siano completamente fatte dagli Oblati, senza l'influenza dei Referenti, i quali dovranno solo coordinare i lavori.
Aspetto i risultati di tale lavoro per la fine di aprile."
Esaminando piccoli e grandi obiettivi, limitatamente al tempo a disposizione, ci si è interrogati su quali potessero essere gli impegni da assumere, ognuno secondo le proprie possibilità e nel proprio stato di vita, per incarnare il carisma della Fraternità attraverso opere assistenziali e caritatevoli, anche a favore della stessa Fraternità, del Progetto Brasile, ecc.
È stata sottolineata nuovamente la necessità di una maggiore compattezza nel gruppo da perseguire attraverso iniziative fuori programma, Pellegrinaggi, maggiore libertà di espressione senza causare risentimenti, contatti telefonici, ecc.
Nel complesso si è trattato di una vivace sorta di brain storming che ha consentito a ciascuno di tirare fuori abbastanza materiale intellettivo da elaborare in forma individuale o collettiva e presentarlo al prossimo incontro per farne un documento unico da consegnare al Consiglio.
Un versetto a caso
Nell'attesa del prosieguo dell'incontro pomeridiano, con Fra Stefano Del Mastio abbiamo aperto la Bibbia a caso per vedere cosa ci voleva dire il Signore:
[Mc 1,40-42] 40 Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». 41 Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». 42 Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
Due considerazioni:
- innanzitutto è da notare che il lebbroso non ha detto al Signore «Guariscimi!» ma «Se vuoi, puoi guarirmi!» per rimettersi alla volontà di Dio e riconoscere di essere bisognosi di Lui;
- inoltre, il Signore opera ma rispetta la nostra volontà e presuppone un desiderio ed una richiesta da parte nostra perché Lui possa intervenire nella nostra vita, la preghiera!
Chissà cos'altro voleva dirci il Signore in questa piccola parentesi estemporanea ed inaspettata della nostra giornata... ce lo suggerirà lo Spirito Santo.
«Laudato si'»
L'incontro è proseguito secondo quello che era il tema della giornata attraverso la disamina dell'Enciclica "Laudato si'" e la visione di alcuni filmati correlati alla bellezza Creazione attraverso la quale, da una parte, si esprime l'Amore di Dio verso l'uomo, dall'altra, la risposta dell'uomo con scelte scellerate che portano alla distruzione delle meraviglie del Creato dall'altra.
Da qui, l’invito alla sobrietà: nel consumo alimentare ed energetico, nell'uso della parola e dei sensi, nel rispetto dello spazio e del tempo altrui nel vissuto quotidiano ma anche l'invito alla condivisione affinché chi ha avuto in abbondanza condivida con chi ha più bisogno ed il rifiuto della cultura dello scarto.
Dalla visione dell'indice dell'Enciclica possiamo avere uno sguardo d'insieme della portata degli argomenti trattati di grandiosa attualità.
I video visualizzati:
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In conclusione
"Trascurare l’impegno di coltivare e mantenere una relazione corretta con il prossimo, verso il quale ho il dovere della cura e della custodia, distrugge la mia relazione interiore con me stesso, con gli altri, con Dio e con la terra".
Giornata ricca, insomma, in cui non sono mancati i momenti di svago: